27 Novembre 2020

REM KOOLHAAS, UNA PERSONALITA’ POLIEDRICA – Terza parte – A Multifaceted Personality – Part Three


[seguito da https://www.giusybaffi.com/rem-koolhaas-una-personalita-poliedrica-seconda-parte/ ]

Nel 2012  viene inaugurata la nuova sede della CCTV (China Central Television) a Pechino, il progetto è iniziato nel 2002 con la grande collaborazione di Ole Sheeren, uno dei più talentuosi architetti dello studio OMA  ma sono occorsi 10 anni tra la progettazione e la fine della costruzione.

Con le facciate vetrate, la costruzione è formata da due grattacieli che sorgono sugli angoli opposti di un quadrato immaginario; alla base salgono obliqui l’uno verso l’altro e si congiungono sorprendentemente all’altezza di  161 metri,  connessi da un volume orizzontale a sbalzo per 75 metri.

Con l’alternarsi continuo di sezioni orizzontali e verticali collegate tra loro,  la costruzione si trasforma in  una imponente ed innovativa scultura urbana.

L’edificio comprende, oltre alla nuova sede della China Central Television, un centro dedicato alla cultura televisiva e un parco pubblico per il tempo libero con aree per riprese all’esterno e studi di produzione.

In 2012, the new headquarters of China Central Television (CCTV) in Beijing was inaugurated. The project, which began in 2002, was a collaboration between Rem Koolhaas and the highly talented architect Ole Scheeren from OMA. It took a decade from design to completion.

Featuring glass facades, the structure consists of two skyscrapers rising on opposite corners of an imaginary square. At the base, they slant towards each other and surprisingly converge at a height of 161 meters, connected by a cantilevered horizontal volume that extends 75 meters.

Through the continuous interplay of horizontal and vertical sections interconnected, the building transforms into an imposing and innovative urban sculpture.

In addition to housing the new headquarters of China Central Television, the building includes a center dedicated to television culture and a public leisure park with outdoor shooting areas and production studios.

Nel 2015 insieme a Ekaterina Golovatyuk progetta il Garage Museum of Contemporary Art di Gorky Park a Mosca, costruito su un vecchio edificio in abbandono degli anni ’60.

Poiché le facciate dell’ edificio originario erano ormai distrutte, il primo elemento concepito da Koolhaas è stato un nuovo involucro, in gran parte realizzato con pannelli in policarbonato alveolare.

Oltre a costituire la pelle esterna dell’edificio, il sistema di facciata ospita anche l’impianto di ventilazione e le scale di sicurezza; inoltre, i suoi pannelli translucidi possono essere usati come schermi da retroproiezione, trasformando così l’intero involucro in un gigantesco apparato di comunicazione multimediale che trasferisce informazioni dall’interno del museo allo spazio urbano circostante.

La hall è formata da uno spazio alto 10 metri ed un particolare sistema di pareti mobili permette di realizzare sale espositive estemporanee, tramite la rotazione di una serie di elementi divisori leggeri posizionati parallelamente al soffitto delle gallerie.

Nel restauro, gli architetti hanno preservato elementi sovietici originali, tra cui una parete a mosaico, piastrelle e mattoni, incorporandoli in una gamma di prodotti e dispositivi architettonici innovativi.

In 2015, together with Ekaterina Golovatyuk, Rem Koolhaas designed the Garage Museum of Contemporary Art in Gorky Park, Moscow. The museum was constructed within an abandoned 1960s building.

Since the original building’s facades were in a state of disrepair, the first element conceived by Koolhaas was a new shell, largely made of cellular polycarbonate panels.

Beyond serving as the building’s outer skin, the facade system also houses the ventilation system and safety stairs. Additionally, its translucent panels can be used as rear-projection screens, transforming the entire shell into a massive multimedia communication apparatus that conveys information from the museum’s interior to the surrounding urban space.

The hall features a space with a height of 10 meters, and a unique system of movable walls allows for impromptu exhibition rooms. This is achieved by rotating a series of lightweight partition elements positioned parallel to the gallery ceiling.

During the restoration, the architects preserved original Soviet elements, including a mosaic wall, tiles, and bricks, incorporating them into a range of innovative architectural products and devices.

E’ del 1999 la progettazione della Seattle Central Library a Seattle.

Inaugurata nel 2003 è una struttura totalmente asimmetrica di 12 piani, a superfici inclinate e angoli geometrici drammatici, rivestita in vetro e acciaio con griglia a losanghe, un edificio trasparente che sembra galleggiare senza apparenti mezzi di supporto nel quale Koolhaas ridefinisce l’idea di biblioteca, non più un luogo di puro studio ma, attraverso gli spazi creati dalle varie piattaforme trasparenti che si interfacciano, un luogo di scambio culturale dove l’interazione fra le conoscenze gioca un ruolo primario.

In 1999, the design process began for the Seattle Central Library in Seattle.

Opened in 2003, it is a completely asymmetric 12-story structure with inclined surfaces and dramatic geometric angles. Clad in glass and steel with a diamond grid pattern, the building is transparent and seems to float without apparent means of support. Here, Koolhaas redefines the concept of a library. It is no longer just a place for study but, through the spaces created by the various transparent platforms that intersect, a hub of cultural exchange where the interaction between knowledge takes a central role.

Seattle Central Library – Seattle – Rem Koolhaas OMA 2003 ©Philippe Ruault

Posto tra l’intersezione tra Gramercy Park e Madison Square a New York, il 121 East 22nd Street è un complesso residenziale a forma di L a cavallo tra i due quartieri.

Inaugurato nel 2019 è costituito da due strutture residenziali, la torre nord di 18 piani e la torre sud di 13 piani; realizzato attraverso due piani ad incastro che si uniscono alla 23esima Strada e alla Lexington Avenue in modo da formare un angolo tridimensionale prismatico che introduce una nuova identità nel quartiere, mentre la facciata rimane contestuale alle costruzioni vicine; l’angolo è scolpito verso l’interno, un gesto che allarga il marciapiede e stabilisce un chiaro punto di accesso ai punti vendita al piano terra.

Situated at the intersection of Gramercy Park and Madison Square in New York, the 121 East 22nd Street is a residential complex shaped like an L that bridges the two neighborhoods.

Inaugurated in 2019, it consists of two residential structures: a 18-story north tower and a 13-story south tower. These two interlocking volumes converge at 23rd Street and Lexington Avenue, forming a three-dimensional prismatic angle that introduces a fresh identity to the neighborhood while maintaining contextual harmony with nearby constructions. The sculpted corner facing inward expands the sidewalk and establishes a distinct point of entry to the ground-floor retail spaces.

121 East 22nd Street – New York – Rem Koolhaas OMA – 2019

 

Edificato su due edifici storici ristrutturati con l’aggiunta di nuovi volumi, il New Museum for Western Australia a Perth è un luogo in cui la comunità locale e i visitatori globali si potranno riunire per condividere la loro comprensione del passato, i pensieri del momento e le ambizioni per il futuro.

Built upon two refurbished historic buildings with the addition of new volumes, the New Museum for Western Australia in Perth is a place where the local community and global visitors can come together to share their understanding of the past, thoughts of the present, and ambitions for the future.

New Museum for Western Australia a Perth -2020 Courtesy of Hassell + OMA © photo by Peter Bennett

Frutto della collaborazione dello Studio Hassel e di OMA, è stato inaugurato nel novembre 2020 ed è concepito con due circuiti di circolazione che si intersecano, uno verticale e uno orizzontale, collegando i diversi settori del complesso.

Un nuovo volume a sbalzo di oltre 1000 metri quadrati ospita la City Room, una piazza pubblica coperta destinata a manifestazioni culturali.

A result of the collaboration between Hassell Studio and OMA, it was inaugurated in November 2020 and is conceived with two intersecting circulation routes: one vertical and one horizontal, connecting different sectors of the complex.

A new cantilevered volume of over 1000 square meters houses the City Room, a covered public square designed for cultural events.

 

Il titolo di World Building of the Year 2015 è andato al progetto The Interlace realizzato dallo studio OMA di Rem Koolhaas e da Buro Ole Scheeren, a Singapore.

Si tratta di un enorme conglomerato urbano sviluppato in verticale e costituito di 1040 unità abitative, disposte su piani sfalsati. Secondo il parere della giuria, l’opera si è distinta per la capacità di rispondere alle necessità della vita contemporanea, in termini spaziali e ambientali.

Il progetto di Interlace trasforma l’isolamento verticale in connessioni orizzontali e ripristina il concetto di comunità come una questione fondamentale per la società contemporanea.

31 blocchi residenziali, ciascuno alto sei piani, sono impilati secondo una disposizione esagonale intorno a otto grandi cortili. Così interconnessi formano una topografia di giardini terrazzati che attraversano i volumi sovrapposti e sfalsati. In parte appoggiati gli uni agli altri, in parte sospesi, questi volumi si intrecciano per disegnare uno spazio fortemente caratterizzato che collega le residenze private agli spazi comunitari, accessibili e inclusivi.

The title of World Building of the Year 2015 was awarded to “The Interlace,” a project designed by OMA, led by Rem Koolhaas, and Buro Ole Scheeren, located in Singapore.

This massive vertical urban conglomerate consists of 1040 residential units arranged on staggered levels. According to the jury, the project stood out for its ability to address the needs of contemporary life in terms of space and environment.

The Interlace project transforms vertical isolation into horizontal connections and reestablishes the concept of community as a fundamental aspect of contemporary society.

Thirty-one residential blocks, each six stories high, are stacked in a hexagonal arrangement around eight large courtyards. Interconnected in this way, they form a topography of terraced gardens that traverse the overlapped and staggered volumes. Partially leaning on each other and partially suspended, these volumes intertwine to create a distinctively characterized space that links private residences to accessible and inclusive communal areas.

The Interlace – Singapore – studio OMA di Rem Koolhaas e Buro Ole Scheeren

 

“La bellezza è una cerbiatta timida. Nasce più per caso che per volere proprio.” Rem Koolhaas

Nel 2014 Rem Koolhaas è stato direttore della XIV Biennale di architettura di Venezia dal titolo Towards a New Avant Garde.

Rem Koolhaas trattiene tuttora uno stretto rapporto di lavoro con Mariuccia Prada per la quale ha progettato non solo i suoi nuovi negozi negli Stati Uniti, ma, con uno splendido recupero degli edifici industriali esistenti e reintegrati con nuovi volumi, anche la sede  della Fondazione Prada a Milano.

Molti altri sono i lavori di Rem Koolhaas tra questi la ristrutturazione a Venezia del Fondaco dei Tedeschi nel 2016, antichissima struttura risalente al 1228; la Nuova Ambasciata olandese a Berlino nel 2001; nel quartiere di Education City a Doha nel Qatar, ha costruito il Qatar Foundation Headquarters e la National Library  (https://www.giusybaffi.com/education-city-a-doha-quando-larchitettura-si-fonde-con-la-conoscenza/  

“Beauty is a shy deer. It is born more by chance than by its own will.” – Rem Koolhaas

In 2014, Rem Koolhaas served as the director of the XIV Venice Architecture Biennale with the theme “Towards a New Avant Garde.”

Rem Koolhaas continues to maintain a close working relationship with Mariuccia Prada, for whom he has not only designed her new stores in the United States but also, through a splendid restoration of existing industrial buildings integrated with new volumes, the headquarters of the Fondazione Prada in Milan.

Among his many other works, Rem Koolhaas undertook the renovation of the Fondaco dei Tedeschi in Venice in 2016, an ancient structure dating back to 1228. He also designed the New Dutch Embassy in Berlin in 2001 and, in the Education City district in Doha, Qatar, he constructed the Qatar Foundation Headquarters and the National Library. (Source: https://www.giusybaffi.com/education-city-a-doha-quando-larchitettura-si-fonde-con-la-conoscenza/)

 

Per saperne di più:

https://oma.eu/partners/rem-koolhaas

https://it.wikipedia.org/wiki/Rem_Koolhaas

https://www.giusybaffi.com/decostruttivismo-architettura-spazio-in-evoluzione/

 

Rif.: www.archdaily.com    www.theguardian.com  

 

Bibliografia:

Rem Koolhaas, Elements of Architecture – Taschen

Rem Koolhaas and  Bruce Mau, S, M, L, XL – The Monacelli Press

Roberto Gargiani, REM KOOLHAAS/OMA – Editore Laterza

A.A.AV.V. Editoriale Domus

 

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