26 Febbraio 2024

I MOBILI IN CARTAPESTA – Un lusso economico – Papier-mâché Furniture – An affordable Luxury


L’INIZIO E LA TECNICA

I mobili in cartapesta del XIX secolo rappresentano una particolare manifestazione artistica e artigianale che emerge in un contesto di cambiamenti sociali, culturali ed economici.

L’uso della cartapesta è antico quanto quello della carta. Trae le sue origini in Cina per l’esigenza di recuperare la carta, considerata anticamente un materiale pregiato: in una tomba cinese sono stati trovati degli elmi da guerra in cartapesta laccata.

In Italia la cartapesta arrivò con i mercanti veneziani che importavano dall’Oriente piccoli mobili laccati, specchi e giocattoli, ma il più vasto uso di questa tecnica decorativa e costruttiva ebbe luogo nell’Inghilterra e nella Francia del XVIII secolo dove viene utilizzata la cartapesta al posto dello stucco per le decorazioni.

La tecnica è piuttosto semplice: vengono fatti macerare in acqua diversi pezzi di carta, impastati poi con della colla, fatti essiccare e successivamente decorati.

UNA MODA ECONOMICA INDUSTRIALIZZATA

Nel XIX secolo, con il desiderio di democratizzare l’accesso all’arte e all’arredamento, la cartapesta divenne un materiale popolare per la produzione di mobili.

Fu proprio dopo la metà dell’800 che vi fu un aumento della produzione industriale e un desiderio di rendere l’arte e il design più accessibili a una gamma più ampia di persone. I mobili in cartapesta erano più leggeri e meno costosi, rispetto ai mobili realizzati in legno massiccio o altri materiali pregiati, rendendoli più accessibili al pubblico di classe media.

THE BEGINNING AND THE TECHNIQUE

The papier-mâché furniture of the 19th century represents a particular artistic and artisanal manifestation that emerges in a context of social, cultural, and economic changes.

The use of papier-mâché is as ancient as that of paper itself. Its origins trace back to China, where there was a need to recycle paper, which was considered a precious material in ancient times. In a Chinese tomb, lacquered papier-mâché war helmets were found.

In Italy, papier-mâché arrived with Venetian merchants who imported small lacquered furniture, mirrors, and toys from the East. However, the broader use of this decorative and constructive technique took place in 18th-century England and France, where papier-mâché was used instead of plaster for decorations.

The technique is rather simple: pieces of paper are soaked in water, mixed with glue, dried, and then decorated.

AN INDUSTRIALIZED ECONOMIC TREND

In the 19th century, with the desire to democratize access to art and furnishings, papier-mâché became a popular material for furniture production.

It was after the mid-1800s that there was an increase in industrial production and a desire to make art and design more accessible to a wider range of people. Papier-mâché furniture was lighter and less expensive compared to furniture made of solid wood or other precious materials, making them more accessible to the middle-class audience.

Fabbrica per la produzione della cartapesta ADT – 1870 – ©Musèe au Fil du Papier -Pont à Mousson France

Inoltre la cartapesta poteva adattarsi alle forme più capricciose e sorprendenti. Gli artigiani realizzarono mobili eccezionali imitando il legno laccato o il bambù.

Leggera, robusta, economica, la carta divenne la straordinaria materia prima di una parte dei mobili del Secondo Impero. In Francia si parlava dello stile Napoleone III, mentre in Inghilterra si faceva riferimento allo Stile Vittoriano.

Inizialmente fu la Francia (da qui il nome papier-mâché ) che per tutto l’800 sino agli inizi del ‘900 produsse oggetti dalle più svariate fogge ed utilizzi.

Ma è nell’Inghilterra Vittoriana che assistiamo al trionfo del papier-mâché.

Già nel 1772 l’inglese Henry Clay produsse pannelli con un’anima metallica impermeabili e resistenti al calore, ma fu nel  1874 che Theodore Jennens brevettò un sistema per trattare al vapore e successivamente pressare una serie di fogli di cartone incollati a più strati e modellati in stampi di diverse forme: vassoi, schienali di sedie ed interi pannelli.

Per la costruzione degli arredi venivano predisposti degli scheletri in legno o in metallo a guisa di sostegno, rifinendo poi il tutto con papier-mâché  laccato in nero e poi dipinto a motivi floreali, decorato a foglia d’oro e spesso intarsiato con inclusioni di madreperla.

Questi pezzi potevano raffigurare dettagli scolpiti, ornamenti floreali o addirittura imitare l’aspetto di mobili in legno scuro laccato, come quelli menzionati nel contesto dei mobili neri in ebano o ebanizzati.

Furthermore, papier-mâché could adapt to the most whimsical and surprising shapes. Artisans created exceptional furniture imitating lacquered wood or bamboo.

Light, sturdy, and economical, paper became the extraordinary raw material for a portion of Second Empire furniture. In France, it was referred to as the Napoleon III style, while in England, it was associated with the Victorian Style.

Initially, it was France (hence the name papier-mâché) that, throughout the 19th century until the early 20th century, produced objects of various shapes and uses.

However, it is in Victorian England that we witness the triumph of papier-mâché.

As early as 1772, the Englishman Henry Clay produced panels with a metallic core that were waterproof and heat-resistant. But it was in 1874 that Theodore Jennens patented a system to steam-treat and subsequently press layers of cardboard glued together and molded into various shapes using molds: trays, chair backs, and entire panels.

For the construction of the furniture, wooden or metal skeletons were prepared as support, refined with papier-mâché lacquered in black and then painted with floral motifs, decorated with gold leaf, and often inlaid with mother-of-pearl.

These pieces could depict carved details, floral ornaments, or even imitate the appearance of dark lacquered wood furniture, such as those mentioned in the context of ebony or ebonized black furniture.

GLI ARREDI

Sia in Francia che in Inghilterra vengono prodotti interi arredi in papier-mâché: tavoli e tavolini, sedie, mobili da toeletta, piccole credenze.

FURNISHINGS

In both France and England, complete furnishings were produced in papier-mâché: tables and coffee tables, chairs, dressing tables, and small cabinets.

 

Arredo in papier mâché laccato e dipinto – Inghilterra 1850 circa – Londra Victoria and Albert Museum

 

Console in papier mâché laccata e dipinta, Autore Jorge Barrios fine ‘800 – Collezione Museo del Carmen – Santiago – Cile

 

 

 

I mobili così creati conobbero un successo senza precedenti in questa nuova società europea di consumo, amante del lusso ostentato e del comfort, che vide l’inizio delle esposizioni universali e dei grandi magazzini con cataloghi illustrati.

Il risultato finale fu sorprendente: se non fosse per la loro estrema leggerezza è difficilissimo poterli distinguere da quelli in legno; inoltre il papier-mâché si prestava a diversi utilizzi, sostituendo il più costoso legno ed anticipando con la sua duttilità i prodotti industriali successivi come il compensato stampato ed i materiali sintetici.

Furniture created in this manner experienced unprecedented success in this new European consumer society, which favored ostentatious luxury and comfort. This era saw the beginning of world exhibitions and large department stores with illustrated catalogs.

The end result was astonishing: if not for their extreme lightness, it is very difficult to distinguish them from wooden furniture. Furthermore, papier-mâché lent itself to various uses, replacing the more expensive wood and anticipating, with its versatility, subsequent industrial products such as printed plywood and synthetic materials.

 

 

IL MUSEO DI PONT à MOUSSON

Alcuni di questi piccoli capolavori sono conservati presso il Museo di Pont-à-Mousson, in Lorena. Consoles, tavolini, vasi e paraventi incastonati di avorio e madreperla, decorati con pitture policrome e ornati di foglie d’oro, costituiscono la straordinaria collezione del Museo della Cartapesta di Pont-à-Mousson.

THE PONT À MOUSSON MUSEUM

Some of these small masterpieces are preserved at the Museum of Pont-à-Mousson in Lorraine. Consoles, coffee tables, vases, and screens adorned with ivory and mother-of-pearl, decorated with polychrome paintings, and embellished with gold leaf form the extraordinary collection of the Papier-Mâché Museum of Pont-à-Mousson.

Paravento con cineserie e guéridon in papier mâché, laccati, dipinti con intarsi in madreperla – 1870 Francia ©Musèe au Fil du Papier -Pont à Mousson France

©Giusy Baffi 2023 –  (Pubblicato parzialmente nell’articolo “Nero, Avorio e Cartapesta” su “Cose antiche” N.196 – Maggio 2009; parzialmente pubblicato su ArteVitae.it 7 ottobre 2019 e su https://www.giusybaffi.com/nero-avorio-e-cartapesta-una-moda-europea/)

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