Siamo in un momento in cui parlare di transizione ecologica è politically correct anche se si riflette poco sul come, dove e quando.
Le nostre metropoli, vittime di una pregressa urbanizzazione selvaggia, non possono diventare ecosostenibili se non in esigua parte, ad esempio non è possibile applicare cappotti termici alle antiche dimore dei nostri borghi, né eccedere nell’installare su pianure e montagne pannelli fotovoltaici e pale eoliche, perché sarebbero comunque insufficienti per sopperire alle attuali esigenze energetiche.
I grattacieli e le importanti costruzioni progettate e costruite negli anni recenti sono in parte ecosostenibili con molta attenzione al risparmio e all’autonomia delle risorse energetiche. Ma non è sufficiente. Certamente la transizione ecologica va fatta, non si può più tergiversare, ma ci vuole ancora molto tempo, arriveranno nuove nano-tecnologie per uno sfruttamento maggiore di energia solare, per recuperare energia dal mare e dal riciclo dei rifiuti. Le stesse nuove costruzioni dovrebbero già essere obbligatoriamente concepite ad impatto ecologico quasi pari allo zero.
C’è però un luogo che sta sperimentando un tipo di città completamente ecosostenibile e, ancora più interessante, autosufficiente. E’ un progetto pilota quasi ultimato, la città si chiama Masdar City.
Sognata e progettata nel deserto arabo degli Emirati, a pochi chilometri da Abu Dhabi, Masdar City è il prototipo di una città interamente autonoma e sostenibile del futuro. Masdar City è in realtà un esperimento, un laboratorio sul campo sull’utilizzo delle nuove tecnologie in continuo divenire.
Il progetto ha avuto inizio nel 2008 ma ha dovuto arrestarsi parecchie volte a causa della mancanza di nuove e continue risorse economiche. Voluta fortemente dal sultano Ahmed Al Jaber e dalla sua famiglia, la progettazione di questa nuova, in tutti i sensi, città è stata affidata allo studio Foster and Partners guidato da Norman Foster.
Una città concepita e costruita ex novo ad emissioni zero, rifiuti compresi, che vive e sopravvive esclusivamente per mezzo delle proprie risorse rinnovabili, compreso il risparmio idrico e il riciclo dei materiali per circa il 98%.
Il termine Masdar City significa in arabo “città sorgente” ed è inteso come sorgente di energie alternative; la città è situata in pieno deserto, a 30 chilometri da Abu Dhabi ed ha un’estensione di 6 chilometri quadrati completamente cintati da mura.
La sua forma è quella del quadrato perfetto ed è composta da due livelli ben distinti: quello stradale dedicato alla viabilità e quello superiore interamente pedonale destinato a tutte le costruzioni e infrastrutture.
La cinta muraria che la circonda impedisce l’accesso di qualsiasi mezzo di trasporto esterno alla città.
L’orientamento della stessa città è a nord-est sud-ovest, posizione che sfrutta maggiormente la ventilazione naturale, garantendo inoltre il massimo ombreggiamento delle facciate.


Al livello superiore sono strategicamente posizionate delle moderne ed enormi torri del vento (*) che incanalano aria fresca lungo le strette vie cittadine e sono in grado di abbassare naturalmente la temperatura di 10 gradi.


I punti di forza di questo prototipo di città ideale degli anni 2000 sono parecchi.
I collegamenti: la città di Masdar City sarà collegata con Abu Dhabi e con l’aeroporto da una ferrovia metropolitana ad alta velocità hyperloop.
Gli spostamenti all’interno della città sono situati al piano stradale ed avvengono tramite il PRT (Personal Rapid Transit), navette pubbliche e taxi elettrici automatizzati che si muovono su magneti posti ad intervalli regolari. Tutti i mezzi sono senza conducente e il passeggero potrà impostare la destinazione di arrivo direttamente dall’interno del veicolo stesso.
Le fermate sono distanti circa 200 metri l’una dall’altra ed in corrispondenza di ascensori e scale mobili che portano al livello superiore.
Questo sistema di trasporto di nuova generazione sarà multifunzionale, oltre a trasportare passeggeri, fornirà le merci urbane e lo smaltimento dei rifiuti.
Il livello superiore, immerso nel verde per consentire di potersi muovere in zone ombreggiate, è solo pedonale o percorribile con biciclette o monopattini.
L’energia solare proviene da una centrale fotovoltaica di 21 ettari posizionata fuori il perimetro della città,

i tetti delle abitazioni sono costituiti da pannelli fotovoltaici mentre nello spazio pubblico all’interno della città sono presenti strutture a forma di ombrello dotate di cellule fotovoltaiche, queste strutture restano aperte di giorno per ombreggiare ulteriormente le diverse zone mentre la sera si chiudono per illuminare le strade.

Oltre all’energia solare è previsto lo sfruttamento dell’energia eolica di ultima generazione, realizzata mediante pali silenziosi in fibra di carbonio composti da una serie di dischi in ceramica piezoelettrica. Gli elettrodi sono connessi tra loro attraverso cavi che percorrono l’intera lunghezza di un ciascun palo. In questo modo, si crea una colonna, che produce energia attraverso il movimento dei pali stessi. Quando il palo viene mosso dal vento, la pila di dischi piezoelettrici genera corrente; sono inoltre dotati di una lampada led che si illumina e cambia intensità in base alla quantità di energia prodotta.

L’acqua è fornita da un impianto di desalinizzazione che utilizza, mediante l’energia solare, l’acqua presente nelle falde sotterranee con l’obiettivo di renderla potabile e riutilizzabile per scopi domestici. Le acque reflue vengono ritrattate e depurate riutilizzandole per l’irrigazione delle colture, per la produzione di cibo e biocarburanti, le stesse aree paesaggistiche della città sono irrigate da acque reflue trattate.
Anche la produzione dei rifiuti è quasi ridotta a zero, infatti, solo il 2% dei rifiuti finirà in discarica, mentre il resto sarà riciclato o impiegato come biocombustibile e fertilizzante.
Ogni edificio è stato progettato combinando le antiche tecniche architettoniche arabe con tecnologie moderne.
Le costruzioni sono realizzate con cemento a basso contenuto di carbonio, l’alluminio utilizzato è ricavato da fonti riciclate, le facciate hanno una reinterpretazione moderna della mashrabiya tradizionale araba, cioè il sistema utilizzato, mediante la riduzione della superficie tramite una griglia, per schermare l’edificio dalle radiazioni solari accelerando così il passaggio del vento e rinfrescando gli ambienti.
L’intero progetto è ispirato alla cultura locale e prevede spazi che animano e coinvolgono la comunità con quartieri residenziali, negozi, ristoranti, moschee, scuole, centri comunitari e centri di ricerca e sviluppo.
Masdar City è pianificata per ospitare circa 50.000 abitanti nel prossimo futuro.
Tra le aziende che hanno partecipato e partecipano alla realizzazione di Masdar City ci sono colossi come Siemens Energy, Group 42, Safe City Group, Catalyst, Honeywell, Saint Gobain, Mohamed Bin Zayed University of Artificial Intelligence.
Masdar City è il primo esempio di città quasi totalmente ecosostenibile, rappresenta una visione futurista di ecosostenibilità e dovrà essere un esempio per tutto il mondo. Le sue possibilità di città sostenibile sono replicabili in altre parti del mondo.
(*) TORRI DEL VENTO
Le torri del vento (badghir in persiano) sono, in architettura, una soluzione “naturale” per il problema della climatizzazione degli ambienti in climi torridi come quello che dominava vaste aree dell’antica Persia, ed in epoche in cui non esisteva l’energia elettrica e quindi non erano ancora stati inventati gli scambiatori di calore funzionanti ad elettricità.
Funzionano asportando aria calda dall’interno dell’edificio durante il giorno, e immettendo aria fresca dall’esterno durante la notte. L’uso di vasche d’acqua sotterranee contribuisce ad umidificare e raffreddare ulteriormente l’aria.
Per funzionare sfruttano l’energia del vento o del sole. Generalmente il flusso d’aria si muove a causa della differenza di pressione tra la zona della torre dove soffia il vento e la zona sottovento. In assenza di vento, la corrente è determinata dall’aria calda che si trova a ridosso della parete sud della torre, e che scaldata dal sole tende a salire. (Fonte Wikipedia)
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